Sabato, 8 Giugno 2013, ore 21:00
CELTIC HARP Orchestra
(in formazione ridotta)
Teatro
SANTUCCIO
Via Sacco 10, VARESE
Concerto a sostegno del Progetto
INDIA 2013
“BULLET to The HEART - Proiettile
al cuore”
Traversata in motocicletta tra Europa
ed Asia, partendo da Como per arrivare a Chennai (India) con una Royal Enfield “bullet”, mod. 1948, e portare , al termine della traversata,una donazione ad un orfanotrofio
INGRESSO
€ 15,00 (intero) € 10,00
(ridotto: fino a 13 anni e over 65)
Infos e prenotazioni:
Evento organizzato
da ARPISTI senza FRONTIERE
con la
collaborazione dell’ Associozione AMICI di
GULLIVER
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COMUNICATO STAMPA
La Celtic Harp Orchestra è, dopo dieci anni
di attività e quasi 1000 concerti (901 a Dicembre 2011) disseminati in Europa e
in Asia, l’orchestra d’arpe più popolare al mondo.
5 Cd ufficiali e innumerevoli presenze su
compilation di musica etnica e ambient hanno visto lo stile dell’Orchestra, da
sempre guidata da Fabius Constable, spaziare dalla musica celtica al barocco
veneziano, dal jazz al minimalismo, dal progressive rock alla musica antica.
Importanti sono le collaborazioni avute in
passato con artisti quali Carlos Nunez, Myrdhin, Capercaille, con cui hanno
condiviso il palco, affiliazioni e frequenti contatti con i Lùnasa, Alan
Stivell e moltissimi artisti di spicco del panorama della musica etnica e
dell’arpa internazionale.
La CHO ha lavorato a fianco di professionisti che
fanno o hanno fatto la storia della cultura italiana ed europea, come Arnoldo
Foà, Andrea Bocelli, Willi Burger, Les Productiones du Dragon (Cirque du
Soleil), il compianto Pepi Morgia, La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano,
il Trinity College di Dublino e molti altri.
Da citare anche le performance artistiche con
Ikuo Iwabuchi (protagonista della “Nouvelle vague” giapponese e musicista per
Takashi Mike, pluripremiato regista nipponico) e Ryoko Kashima, trainer vocale
e voce per diverse sigle di film d’animazione del Sol Levante.
Il segreto della Celtic Harp Orchestra risiede,
secondo Fabius Constable, nell’inesauribile energia umana e nell’allegra
professionalità dei musicisti, che rendono il progetto una via di mezzo tra
un’orchestra di stampo classico e una compagnia di artisti, liberi di dare il
loro apporto e le loro opinioni nella creazione dello spettacolo e
nell’arrangiamento dei pezzi.
Un altro punto forte dell’Orchestra è
l’adattabilità ai diversi tipi di palcoscenici. Castelli, chiese, teatri,
conservatori, università, festival: ognuno ha il repertorio e la formazione che
più si adatta alle esigenze di uno spettacolo sempre capace di sorprendere i
numerosissimi spettatori.
“Su oltre novecento concerti -dice
Fabius- nemmeno un decimo non ha registrato il tutto esaurito. Non possiamo
dire che la nostra sia una musica per tutti i palati, ma cerchiamo di fare del
nostro meglio per adattare il nostro stile alle diverse necessità del pubblico,
non solo per intrattenerlo ma anche, nel nostro piccolo, per nutrirlo”.
Le opere di beneficenza sono da sempre state un
impegno di primo piano della Celtic Harp Orchestra che, nella sua veste
ufficiale, l’associazione culturale “Arpisti Senza Frontiere”,
sta portando avanti progetti umanitari e di mecenatismo artistico e culturale.
L’assistenza scolastica e medica a famiglie
povere della Cina rurale, i corsi di arpa gratuiti per chi ha il talento ma non
i mezzi economici per supportarlo, il supporto al Giappone del dopo terremoto,
con un tour di 23 date nei rifugi d’emergenza per le vittime dello tsunami del
marzo 2011 e della seguente contaminazione radioattiva, la raccolta di fondi
per le stesse popolazioni sono solo alcune delle continue iniziative della CHO
che vuole essere non solo una realtà musicale, ma anche una presenza nella vita
sociale dei nostri tempi.
Per il 2013, Arpisti Senza Frontiere vuole
affrontare un viaggio che dall’Italia, a bordo di una Royal Enfield, porterà
musica e aiuti fino a Chennai, in India.
Una nota a parte per il progetto “Dante’s
Dream, Musiche dall’Inferno” in cui la storica voce della CHO, Donatella
Bortone, è regista e interprete di uno spettacolo dal fascino unico, in cui i
passi più coinvolgenti della prima cantica di Dante Alighieri vengono cantati e
suonati su musiche originali composte da Fabius Constable. Il preogetto Dante’s
Dream ha ricevuto un riscontro di pubblico entusiasmante e lettere
d’incoraggiamento da diverse personalità della cultura italiana, tra cui
Roberto Benigni.
La Celtic Harp Orchestra, nata grazie alla
lungimiranza degli organizzatori del festival “Celtica” in Val d’Aosta che ne
hanno ospitato il primo concerto nel 2002 è ora la formazione d’arpe che vanta
più tentativi d’imitazione. Innumerevoli sono gli articoli su tutte le più
importanti testate giornalistiche, periodici, radio e televisioni.
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